Biografia

Luciano Paselli e Matteo Petri nascono entrambi a Vergato, in provincia di Bologna, rispettivamente nel 1983 e nel 1981.

Amici sin dall’infanzia, nel 2007 fondano il duo artistico noto come PetriPaselli e, da quel momento, la loro carriera artistica è rimasta indissolubilmente legata.

Il mondo dell’infanzia e del ricordo, del rimosso e del quasi dimenticato caratterizza la loro poetica sin dai primi lavori, subito ben definiti da un’estetica Neo-pop espressa, di volta in volta, attraverso l’utilizzo di diverse tecniche e media, dall’installazione, al video e la fotografia.

L’oggetto fisico, al centro della loro Opera, è quello collezionato, ritrovato, conservato, archiviato, ricordato; l’oggetto che richiama continuamente la sfera relazionale e emotiva, che viene esposto e mostrato attraverso operazioni volte a decontestualizzarne il senso, capovolgendo luoghi comuni e epifanizzando il quotidiano e il banale. 

I loro lavori giocano sul sottile confine che separa la memoria privata da quella collettiva, innescando meccanismi di inaspettata immedesimazione nel soggetto fruitore.

In bilico tra forma e concetto, le opere dei PetriPaselli si inseriscono a pieno diritto all’interno delle nuove correnti artistiche contemporanee, e riescono a farlo scardinando con feroce leggerezza preconcetti e certezze che tipicamente legano l’essere umano al mondo delle cose da cui è circondato.

I PetriPaselli, in oltre dieci anni di produzione artistica, hanno esposto i loro lavori in diverse gallerie e musei italiani, tra i quali si ricordano: la galleria romana Exelettrofonica (con la mostra personale Vacanze Romane, 2019); il museo Mambo di Bologna (con l’installazione ambientale 99objects, 2017); lo spazio espositivo Adicenze di Bologna (con la mostra personale Chiuso per malattia, 2016); il museo MART di Rovereto (con la mostra collettiva Andata e ricordo. Souvenir de voyage, 2013); la galleria bolognese OltreDimore (con la mostra personale Amici d’infanzia, 2011).

PetriPaselli, Mambo, Bologna2017
Matteo e Luciano al MAMBO per la presentazione del primo numero di 99objects.

 

Hanno inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della loro carriera: nel 2015 sono tra i finalisti del premio “Two Calls”, Dolomiti Contemporanee; nel 2012 vincono il premio della critica al Premio Basi; nel 2007 vincono il Premio Iceberg per la categoria fotografia d’arte. 

Il loro percorso artistico li ha portati a rappresentare la giovane fotografia italiana al Forum de l’Image di Toulouse nel 2008 e il loro lavoro è stato selezionato per partecipare a numerose rassegne video: FIVA Festival (Argentina), SCDF (Buenos Aires), Video Roma Film Festival, Videoholica (Bulgaria), Visionaria International Film Festival (Italia) e Videoart Yearbook (Italia).

99object, progetto artistico e editoriale nato nel 2017, vede ancora una volta il duo artistico cimentarsi in un’operazione che riguarda il mondo del collezionismo e degli oggetti, questa volta utilizzando un supporto visivo ancora diverso, quello del libro – più familiare e forse antiquato per alcuni, ma sempre contemporaneo.

 

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